Carceri in rivolta: c’entra la droga?

Posted by Giovanni Trambusti on March 19th, 2020

Nelle carceri gira un sacco di droga, questo si è sempre saputo. Molti detenuti erano tossicodipendenti prima dell’arresto, e alcuni purtroppo lo diventano mentre stanno dentro. Comunque sia è evidente che, in un modo o nell’altro, riescono a procurarsi la droga.

Le recenti rivolte hanno visto (come nella famosa serie TV “Vis a vis”) l’assalto alla farmacia del carcere, per procurarsi metadone e altri stupefacenti. Il sospetto legittimo, a questo punto, è che il canale di rifornimento abituale dei detenuti fossero i colloqui familiari, recentemente sospesi a causa dell’epidemia di coronavirus. Dato che i colloqui avvengono in maniera “controllata”, viene da pensare che chi controlla lo sappia ma chiuda un occhio.

Qui siamo di fronte a un circolo vizioso: una persona è un tossicodipendente o spaccia, viene arrestato, dentro il carcere ha bisogno di droga, il familiare va da un altro spacciatore, compra la droga e la porta in carcere. Come uscire da questo meccanismo perverso? Si può tollerare che il luogo che dovrebbe rieducare alla legalità sia sfruttato dai criminali come destinatario dello spaccio?

Innanzitutto programmi, seri, di disintossicazione nelle carceri, così da non tollerare l’uso di droga fra i detenuti. E poi la prevenzione fra i giovani, così da interrompere impedire che i ragazzi entrino nel giro del consumo e dello spaccio.

I volontari dell’associazione “Un Mondo Libero dalla Droga” pensano che informare i giovani prima che lo facciano gli spacciatori possa salvare molte vite. Diventare un tossico, spacciare, finire in carcere e perpetuare la tossicodipendenza non serve alla società.

Le campagne antidroga di “Un Mondo Libero dalla Droga” sono da sempre sostenute dalla Chiesa di Scientology, e vengono effettuate anche nelle carceri. La maggior parte dei detenuti vuole redimersi, ma spesso non ne ha la possibilità, oppure l’ambiente lo spinge in tutt’altra direzione. Ecco che programmi informativi ed educativi tra i detenuti posso veramente cambiare il loro destino presente e futuro.

La Chiesa di Scientology, fin dalla sua fondazione negli anni ’50 del secolo scorso, ha subito riconosciuto che la droga e l’alcol fossero una delle principali cause della spirale discendente che sta portando il pianeta alla degradazione.

L’associazione “Un Mondo Libero dalla Droga” si propone di aiutare le scuole a fare prevenzione sull’abuso di droghe, alcool e farmaci. I volontari effettuano lezioni e conferenze ai ragazzi, e molte scuole adottano la campagna portando avanti loro stesse i programmi di prevenzione grazie ai materiali educativi dell’associazione. Tutti gli interventi dei volontari sono a titolo assolutamente gratuito, come pure la fornitura di opuscoli, manuali, video.

A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori. Tutti gli opuscoli sono consultabili anche sul sito https://it.drugfreeworld.org.

Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha spesso condannato l’uso di droga nei suoi scritti, spiegando in dettaglio quali siano gli effetti invariabilmente negativi sul corpo e sulla mente degli individui. “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione” diceva Hubbard.

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Giovanni Trambusti

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Giovanni Trambusti
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